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Salute e Bellezza

Questo prodotto rende il viso stanco e affaticato, ma lo usi ogni giorno nella skincare: dovresti smettere ORA

Attenzione! Un comune prodotto per la cura della pelle può causare un aspetto stanco: ecco perché devi eliminarlo subito.

Se la tua pelle appare improvvisamente più tirata, arrossata, desquamata e, in definitiva, più stanca, potresti trovare il “colpevole” nella mensola del bagno: il retinolo, ovvero la vitamina A e i suoi derivati.

Questo prodotto rende il viso stanco e affaticato, ma lo usi ogni giorno nella skincare: dovresti smettere ORA (Libero-news.it)

È l’eroe delle formulazioni anti-età, ma se scelto in percentuali troppo alte o combinato con altri esfolianti, può compromettere la barriera cutanea e spegnere la luminosità del viso.

Gli esperti lo ripetono: non è l’ingrediente a essere “cattivo”, è il suo uso scorretto a trasformare un alleato in un fattore di stress cutaneo. E quando compaiono i segnali di allarme, la mossa più intelligente è fermarsi subito.

L’ingrediente anti-age più celebrato può far sembrare la pelle più secca, arrossata e spenta se introdotto senza criterio. Ecco come riconoscere quando interrompere, come reintrodurlo in sicurezza e quali alternative considerare.

Il retinolo aumenta il turnover cellulare: accelera il ricambio delle cellule, stimolando una pelle più compatta e uniforme nel lungo periodo. Il rovescio della medaglia è la cosiddetta fase di “retinizzazione”: nelle prime settimane possono comparire secchezza, pizzicore, desquamazione e rossori. È una reazione prevedibile, che va gestita con gradualità e attenzione alla barriera cutanea. Il problema nasce quando si alza troppo la posta in gioco: percentuali aggressive, stratificazioni azzardate e scarsa protezione solare.

Gli errori più comuni che possono far apparire il tuo viso più stanco

L’eccesso di esfoliazione può tradursi in pelle che tira, screpolature e microfessurazioni, con un aspetto opaco e stanco. L’irritazione e infiammazione possono aumentare combinando retinolo con AHA/BHA o usandolo ogni sera fin da subito.

Gli errori più comuni che possono farti apparire più stanco ecco perché  dovresti smettere subito (Libero-news.it)

Una barriera cutanea compromessa significa che quando i lipidi di superficie si indeboliscono, la pelle perde acqua più rapidamente e reagisce peggio agli stress esterni, apparendo spenta. La fotosensibilizzazione senza SPF alto intensifica rossori e macchie, peggiorando l’aspetto generale.

Partire con concentrazioni oltre lo 0,5% senza adattamento, usarlo quotidianamente nelle prime settimane, sommarlo ad acidi esfolianti, scrub fisici o detergenti troppo sgrassanti, dimenticare la protezione solare al mattino, e saltare l’idratazione “ricca” post-applicazione sono tutti errori comuni che possono compromettere la salute della pelle.

Interrompi e passa alla riparazione della barriera se noti bruciore persistente che non si attenua in 24-48 ore, desquamazione a chiazze, prurito intenso, pelle che “spella” in modo esteso, rossore diffuso, pelle dolente al tatto, peggioramento evidente di sensibilità e macchie, o la comparsa di eczema o riacutizzazioni di rosacea.

In questi casi, sospendi il retinolo e concentrati su detersione delicata, idratanti con ceramidi, acido ialuronico, glicerina, niacinamide e oli leggeri. Reintroduci l’attivo solo quando la pelle è tornata stabile.

il prodotto di bellezza quotidiano che rovina il tuo viso e ti fa sembrare affaticato (Libero-news.it)

Inizia in basso, con una frequenza graduale, e applica il metodo “sandwich” per mitigare la secchezza. Evita il layering con AHA/BHA e scrub nelle stesse 24 ore e non dimenticare la protezione solare SPF 30 o 50 ogni mattina, con riapplicazione se ti esponi all’aperto.

Pelli sensibili, con rosacea o dermatite, dopo peeling chimici, laser o cerette, durante gravidanza e allattamento, o in periodi di sole intenso o attività outdoor prolungate devono prestare particolare attenzione o valutare di ridurre o sospendere l’uso.

Dopo una pausa di 10-14 giorni e barriera ristabilita, riparti dalla frequenza minima e da una concentrazione bassa. Associa attivi “buffer” come niacinamide, pantenolo, squalano, ceramidi. Osserva la pelle: la tolleranza individuale conta più delle regole generali. Se i fastidi tornano, allunga gli intervalli o scegli una formula incapsulata, più delicata.

Se il retinolo non è adatto alla tua pelle, considera alternative come Bakuchiol, Niacinamide, Acido azelaico, PHA (glucolattone, lattobionico), o peptidi e fattori idratanti che sostengono tono e rimpolpano l’aspetto senza stressare.

Loriana Lionetti

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